La carbossiterapia è una procedura non chirurgica utilizzata in medicina estetica, in cui viene somministrata anidride carbonica allo stato gassoso da un macchinario specifico per via sottocutanea o per via intradermica attraverso degli aghi di piccolissime dimensioni (30G).
Molti studi hanno dimostrato come questo gas influisca sulla circolazione, incrementando il flusso e la pressione sanguigna attraverso la sua azione vasomotoria. Inoltre può influenzare il metabolismo dei lipidi: grazie all’effetto Bohr, provoca un aumento della biodisponibilità dell’ossigeno necessario per i processi di ossidazione lipidica, determinando un effetto “brucia grassi”.
Da queste osservazioni è nata l’idea di utilizzare l’anidride carbonica a scopi estetici, in particolare per il trattamento di:
- Panniculopatia edemato-fibro-sclerotica, la cosiddetta “cellulite”: grazie all’azione della CO2 sul microcircolo e sugli adipociti, si ha il miglioramento della microangiopatia da stasi e degli accumuli adipocitari responsabili degli inestetismi della cute.
- Adiposità localizzate: la carbossiterapia agisce sia attraverso un meccanismo indiretto, grazie ad un incremento dei processi ossidativi dovuto all’aumentata biodisponibilità dell’ossigeno.
- Ringiovanimento cutaneo: l’aumento della circolazione locale migliora l’idratazione e il tono della cute.

La somministrazione sottocutanea di CO2 può essere utilizzata prima di un intervento di liposcultura: si ottiene così un miglioramento del risultato finale e la diminuzione dei tempi di recupero post-intervento.
Il gas medicale viene somministrato da un apposita macchina, , che rilascia l’anidride carbonica in maniera controllata; gli aghi che si utilizzano sono di piccolissime dimensioni (30G).
Il numero delle sedute, della durata di quindici minuti circa ciascuna, varia a seconda della patologia da trattare (in media sei-dieci sedute); il ciclo può eventualmente essere ripetuto due-tre volte l’anno.
E’ importante ricordare che l’anidride carbonica non è tossica, essendo prodotta normalmente dalle cellule del nostro organismo.
Gli unici effetti collaterali che la terapia può dare (lieve dolore locale, ecchimosi, leggero crepitio sottocutaneo) sono minimi e si risolvono spontaneamente in breve tempo